Categoria: General Data Protection Regulation

General Data Protection Regulation

Nuove Linee Guida sul GDPR

A ottobre 2017 sono state emesse da parte di ARTICLE 29 | DATA PROTECTION WORKING PARTY le linee guida su alcuni istituti fondamentali della riforma della normativa privacy | GDPR Reg. (UE) 2016/679 ed in particolare:

Guidelines on Automated individual decision-making and Profiling for the purposes of Regulation 2016/679 20| Adopted on 3 October 17;

Guidelines on Data Protection Impact Assessment (DPIA) and determining whether processing is “likely to result in a high risk” for the purposes of Regulation 2016/679 | Adopted on 4 April 2017 | As last Revised and Adopted on 4 October 2017;

Guidelines on Personal Data Breach notification under Regulation 2016/679 | Adopted on 3 October 2017.

IL nostro software gestisce di queste direttive !

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Regolamento privacy UE

Regolamento privacy UE
Il 4 maggio 2016 sarà ricordato dai DPO europei per la pubblicazione ufficiale del testo del Regolamento Europeo Privacy nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Serie L. 119 | 04 Maggio 2016).
La denominazione del Testo del Regolamento Europeo Privacy è la seguente: “Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 Aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla Protezione dei dati”.
Cliccare qui per consultare il testo del Regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
Il Regolamento entrerà in vigore il 25 maggio 2016 e sarà applicato a partire dal 25 maggio 2018.
IL nostro software gestisce tutto il nuovo regolamento e sarà allineato man mano con le nuove disposizioni del garante Italiano.

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Dati conservati per 6 anni

telematico e i dati relativi alle chiamate senza risposta saranno conservati per 6 anni. Lo
stabilisce una norma contenuta nella legge europea 2017, approvata in via definitiva dalla Camera. L’articolo 24 del
testo, infatti, fissa in settantadue mesi il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, la cosiddetta
data retention, nonché dei dati relativi alle chiamate senza risposta, “al fine di garantire strumenti di indagine efficaci a
fronte delle straordinarie esigenze di contrasto al fenomeno del terrorismo, anche internazionale”.
La disposizione, inserita nella legge europea a luglio a Montecitorio con un emendamento del deputato Pd Walter Verini
e confermata al Senato, attua l’articolo 20 della direttiva ue 2017/541.
La data retention in Italia era fissata dal codice della privacy in due anni per il traffico telefonico, un anno per quello
telematico, 30 giorni per le chiamate senza risposta. Era stata poi allungata con il decreto legge antiterrorismo del 2015
che imponeva fino al 30 giugno 2017 l’obbligo di conservazione dei dati relativi al traffico telefonico o telematico, esclusi
comunque i contenuti di comunicazione, detenuti dagli operatori dei servizi di telecomunicazione, di quelli relativi al
traffico, nonché dei dati relativi alle chiamate senza risposta, trattati temporaneamente da parte dei fornitori di servizi di
comunicazione elettronica accessibile al pubblico oppure di una rete pubblica di comunicazione, telefonico o telematico.
Il 30 giugno dunque la proroga che consentiva di conservare i dati è scaduta, il governo non è intervenuto, ci ha pensato
il parlamento.

GESTIONEGDPR.IT aggiorna le sue banche dati e allinea la data retention per questa attività